Alcune ore con Eridano

Sono originaria dell'Emilia Romagna, il cui confine settentrionale è delimitato dal Po - conosciuto in epoca romana come Eridano - il più largo e lungo dei fiumi italiani. Fiume affascinante, il Po è l'anima e la linfa vitale della fertile valle che si estende da ovest a est attraverso l'Italia settentrionale, una delle aree industriali e agricole più importanti d'Europa.

Non ho mai vissuto vicino al fiume e non lo frequento spesso. Recentemente ho avuto l'opportunità di trascorrere qualche ora sulle sue rive a Boretto, in un momento in cui minacciava di inondare le zone circostanti.

L'ultima volta che l'avevo attraversato era stato nell'estate del 2022, l'anno della peggiore siccità che il fiume avesse conosciuto negli ultimi due secoli. Allora fui assalita da un profondo senso di angoscia e di ansia che andava ben oltre la consapevolezza delle terribili conseguenze che la siccità stava avendo sull'ambiente e sull'economia del Paese. Eridano stava morendo. Vederlo ora così pieno d'acqua è stato un sollievo, ma un sollievo velato di malinconia per la nota vulnerabilità di un fiume segnato dall'intensa attività umana e dagli effetti del cambiamento climatico.